IL LOGO: UN’ IDENTITÀ
TRA REALTÀ E DESIDERIO
Poche linee, un tracciato blu in movimento a racchiudere, ma non troppo, strade e diversità di colori: il logo Scuole Maestre Pie – Bologna!
Un logo comunemente definisce un’identità, l’essere ed anche il voler essere nella dinamica della vita sociale; esso delinea la realtà e il desiderio, il presente, generatosi nel divenire della storia, e il futuro dove fiorire, per rispondere a bisogni e nutrire di valori. Un semplice tangram, frammenti distinti e pur vicini, nella continuità dell’essere e dell’operare: è il percorso formativo- culturale della scuola, scandito nei grandi passi del crescere della persona, grazie a quell’accompagnamento particolarissimo, che urge alla Scuola dell’Infanzia, della Primaria e della Secondaria di I grado, nel delicato passaggio casa-società.
Ciascuno è accolto nella sua peculiarità, nelle sue esigenze, nei suoi obiettivi da conseguire dai 3 ai 14 anni e, pur nel distinguo dovuto, senza forti cesure, perché l’uomo cresce con il ritmo di ogni respiro, attraverso le stagioni del vivere. Specificità e continuità, vicinanza e separatezza, unicità nell’uguale dignità, finito ed infinito armoniosamente si articolano nel vasto orizzonte del percorso formativo!
Allo stare e restare “raccolti” a scuola, nel tempo utile a recepire, comprendere, analizzare, applicare, sperimentare e pervenire a sintesi chiare, per una ripartenza più alta e significativa, si alterna l’andare oltre le “pareti mobili” della scuola, perché la comunità cittadina ha da regalare conoscenze più ampie, divenute nel tempo fatti e pietre miliari, stimoli diversi all’apprendere il lungo percorso dei diritti della persona, dei correlati doveri e i motivi profondi del far memoria.
La stessa struttura della città, a ben guardare, diventa maestra di riflessioni e di nuove progettazioni, conduce a proficue relazioni e a tessere nuove trame per una comunità di uomini liberi. Al personalizzare, rielaborare, pianificare, creare il nuovo nel “laboratorio” scuola-casa, succede il percorrere “strade e sentieri” per scoprire, fuori dalle porte della scuola, nell’ampio raggio della città e dell’hinterland, il tanto altro che la storia ci consegna. Da tutto ci si lascia criticamente interpellare, perché la scuola vuole vivere nel territorio, in interazione con esso, per sollecitare e accompagnare i giovani a divenire cittadini responsabilmente attivi: tutti in ricerca nella piena coscienza che il benessere, come la verità, va costantemente cercato e costruito nel faticoso, ma positivo cammino del dialogo. Nel prevenire, integrare e includere, prendersi cura di ciascuno, posto al centro di ogni impegno, si condensa il vivere dei “maestri” in comunità che apprende e insegna al ritmo di ogni degno sviluppo tecnologico -scientifico -culturale – religioso.
Scuola perfetta e quindi immobile? No! Scuola in operosa ricerca: tra il già e il non ancora, nella rinnovata gioia dell’insegnamento-apprendimento e del trasformare anche il limite in un “gradino” per salire: insieme tutti.
Nell’essere e nel “fare” delle scuole Maestre Pie, ciascuno trova modalità adeguate per formarsi una personalità dalle profonde radici e dalle robuste ali.
Sr Stefania Vitali