Quest’anno abbiamo voluto fare una nuova scommessa: trascorrere tre giorni fuori Bologna con le nostre classi terze. Guardandoci indietro, a pochi giorni dalla fine delle gita, la scommessa sembra proprio riuscita. Riecheggiano ancora nei corridoi i ricordi dei luoghi visti e dei momenti trascorsi insieme, i ragazzi hanno voglia di raccontare ai docenti assenti tutto quello che hanno fatto, i docenti presenti in gita godono ancora del privilegio di avere condiviso un tempo diverso con le proprie classi, le parole delle guide permeano le lezioni e le arricchiscono con spunti nuovi.
Rovereto ha dato alle classi terze la possibilità di interrogarsi sul tema della pace, durante la visita alla Campana dei Caduti, ha aperto gli occhi su cosa volesse dire vivere durante la Prima Guerra Mondiale sia per un soldato che per un civile, ha fatto fare tramite i laboratori di scienze un salto indietro nel tempo all’origine della vita e un salto in avanti alla scoperta dei misteri della robotica.
Forse possiamo azzardare nel dire che ci ha mostrato l’uomo a tutto tondo, perché abbiamo compreso il nostro modo di abitare, le nostre contraddizioni nel sentirci nemico del nostro fratello e le prospettive grandi che si aprono davanti a noi non solo grazie alla tecnologia, ma anche grazie alla voglia di costruire con l’altro la pace. Pace che non è solo opera dei potenti, ma anche di noi piccoli, di noi che sappiamo costruire e ritrovarla in tre semplici giorni grazie alla condivisione di una diversa quotidianità e alla scoperta o riscoperta di relazioni nuove e profonde.
