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Bello era il progetto: sobrio e rispettoso dell’odierno contesto cittadino, pur nella sua desiderata funzionalità formativa necessaria alla scuola, ma … 

I Villanoviani, dormienti da secoli sotto l’asfalto del cortile, dopo aver sopportato il calpestio e il vociare di tante generazioni di studenti, hanno trovato l’ardire di fermare gli scavi per porre le fondamenta della nuova costruzione ad ampliamento dell’edificio in via Montello, che supera abbondantemente un secolo di esistenza.

E’ pur vero che bambini e ragazzi si sono trovati nel bel mezzo di una necropoli a km 0, oggetto di stupore e di studio, ma, in verità, tutto questo non voleva certamente essere barattato con 4 anni di ritardo prima di vedere i nuovi ambienti da godersi in attività ludico-culturali e sportive. 

Ora, finalmente, gli ampi spazi, all’aperto e al chiuso, sono pronti ad offrire agli alunni il piacere della ricerca in aule attrezzate, del confronto per un più agevole cooperative learning, di momenti assembleari che educhino al civile confronto e di particolari progetti di comunicazione sociale, come la radio e video/film, attualmente mortificati per mancanza di spazi. 

Gli ultimi ritocchi e tutto è disponibile ad allietare le giornate degli alunni. E’ arrivato il tempo in cui basket, volley, frisbee … possono permettere allenamenti e competizioni anche a scuola; perfino la poco nota “via dell’orto” è aperta per valorizzare quel fazzoletto di terra, pronto a farsi osservare, analizzare, così pure ad accogliere fiori e piante, accuditi con gioia dai bambini.

E’ finalmente il tempo del gioco strutturato o libero, all’aperto in piano terra o nel secondo sopraelevato, che generosamente ha restituito lo spazio tolto al cortile, correndosene verso il cielo; senza ignorare qualche accettabile nascondino dei bambini tra le querce piramidali, che già gareggiano con la costruzione offrendo, generosamente, verde.

Tutti troveranno adeguati spazi nel nuovo ambiente, anche coloro che sono pronti a meglio disporsi per sperimentare nuove strategie psico-pedagogiche, come adeguata risposta ad ogni esigenza di apprendere ed esprimere la personale ricchezza.

Tanto impegno, perché? 

Per ampliare e potenziare il ben-essere di tutta la comunità scolastica, in primis degli alunni: il nostro futuro. Tanto spendersi e spendere ad esclusivo vantaggio dell’accompagnare le nuove generazioni a vivere in pienezza la propria umanità, nel corretto rapporto tra l’io e il tu e la natura.

Sr Stefania